Uganda 28 Febbraio - 8 Marzo 2007:
Appunti di Viaggio
Guanda 33° Doro Berera 35°


Magnifica accoglienza. Ormai molti mi chiamano per nome (Shuenkurù, traduzione “nonno Massimo”). Il Cappello Alpino è noto a tutti. Il driver del nostro “tipper” si è rifiutato di togliere dal parabrezza davanti a sé la figura del cappello, nonostante glie l’avessimo ordinato, perché gl’impediva la visuale: ha risposto che lui guida benissimo anche così, e ci ha chiesto un Cappello Alpino vero. No possible, sorry.
60-70 operai al lavoro, gran fermento.

Ecco la situazione attuale:

  1. Completato il dormitorio per i bimbi dell’Asilo
  2. Completati ufficio e stanza per gli insegnanti della Nursery (non preventivato, ma costruito su ordine del Ministro dell’Istruzione, giunto recentemente in visita)
  3. Completata la stanza per le derrate deperibili (polenta, fagioli, pomodori ecc.)
  4. Completato il piccolo dormitorio per i cuochi.
  5. Completato e rifinito lo stabile della Sala operatoria.
  6. Attivato e posizionato il nostro Generatore per la Sala operatoria ed Ospedale.
  7. Clinichetta oculistica OK.
  8. Clinichetta odontoiatrica quasi OK.
  9. Per attivare la Sala Operatoria e la camera RX (apparecchi già in loco) occorre l’opera di un tecnico per i collegamenti elettrici delle varie attrezzature (lampada scialitica, letto operatorio, defibrillatore, bisturi elettrico ecc.). Si è detto disponibile da giugno in avanti un amico italo-ugandese (Antonio Pizzi), sicuramente in grado di fare tutto in modo corretto. Probabilmente, se vorremo servirci di lui, dovremo pagargli il biglietto aereo dall’Italia e la benzina (in totale, circa 1.000 €). Dovrà lavorare un paio di mesi.
  10. A breve inizio dei lavori per due classi della scuola elementare. La prima elementare è cominciata, in una parte della sala refettorio, con i 45 bimbi ex “top class” dell’asilo.
  11. Spianato il terreno per la costruzione della Guest House (già finanziata dalla Fondazione Hilbe con 36.600 €), che oltre ai visitatori ospiterà Suore, Medici dall’Europa, ecc. Se avanzerà denaro si sistemerà un po’ la decrepita casa del Missionario.
  12. Un operaio costa 2.500 scellini ugandesi al giorno (dalle 8 alle 18), equivalenti ad € 1,10 (la benzina costa circa 1 € al litro). Con tale cifra, però, l’operaio ha a sufficienza per sfamare la numerosa famiglia con polenta di banana e fagioli. Sono tutti molto contenti di lavorare e ci hanno mostrato più volte la loro gratitudine, perché sanno che li paga P. Gaetano, col nostro denaro.
  13. Il costo dei materiali di costruzione (cemento, mattoni, sabbia ecc.) è aumentato quest’anno del 25-30%. Parte dei mattoni vengono fatti in loco (abbiamo le foto) ed il trasporto, tramite il nostro tipper, è molto meno costoso.
  14. I materiali di costruzione di tutti gli stabili (comprese le due classi elementari) sono stati pagati.
  15. Il Mulino già in loco sarà attivo quando Berera avrà un generatore di seconda mano promessogli gratis da amici. Speriamo possa partire con il container già in allestimento per P. Gaetano (pagato da Centro Missionario di S. Giovanni in Persiceto, Bologna).
  16. A Kampala, nel nuovo Ospedale di P. John Scalabrini, è stata riservata una stanza per la produzione di medicinali galenici, che poi saranno inviati anche a Kitanga. Abbiamo finalmente ricevuto, dopo oltre un anno, l’autorizzazione governativa. Io ed amici farmacisti torinesi da me coinvolti lavoreremo a turno ed istruiremo il farmacista dell’Ospedale. Tutti i principi attivi necessari per la cura delle patologie più frequenti saranno pagati e portati a Kampala da noi.

In generale il costo della vita, in Uganda, è aumentato moltissimo: c’è ancora più miseria di qualche anno fa. Il Presidente Musseveni ha chiamato a Kampala P. Gaetano, che è un suo consigliere. Colloqui di più di tre ore. Il nostro Missionario ha consigliato Musseveni di dimettersi, vista la grave situazione politico-economica del Paese. Fra l’altro gli ha ricordato la promessa di portare la corrente elettrica a Kitanga. Ho comunque chiesto a P. Gaetano di prendere informazioni dall’ente per l’energia elettrica ugandese sulle modalità dell’allacciamento (a 14 Km. da Kitanga). Conosco bene il Presidente di Enel (Piero Gnudi, bolognese) e, dal momento che sicuramente Musseveni non muoverà un dito, gli chiederò se ci può dare una mano.
Nel frattempo la Corte suprema di Giustizia ha giudicato innocenti 10 persone già condannate e incarcerate da Musseveni, ordinandone la scarcerazione. Il Presidente non ha ubbidito ed i 10 poveretti sono ancora in carcere. Protesta dei giudici, con sciopero generale ad oltranza. Ora i Tribunali sono chiusi e la Polizia non può arrestare nessuno, delinquente od assassino che sia. La vita è adesso ancor più pericolosa, in tutta l’Uganda.

Ecco le previsioni per l’immediato futuro

  1. Quando la Sala operatoria sarà attiva ed un medico assunto (6.000 € / anno), il governo pagherà per l’Ospedale circa 14.500 € / anno.
  2. Tutta la zona occupata dalle costruzioni dell’Asilo sarà recintata, dal momento che nei villaggi ed anche nella città più vicina (Kabale) spesso scompaiono bambini, molto probabilmente destinati a sacrifici tribali. Una guardia armata per il giorno ed una per la notte (2.500 scellini = 1,10 € per 12 ore) sono già operative.
  3. Ho chiesto a P. Gaetano di mandarci per e-mail una relazione su quanto fatto, quanto da fare, quanto già pagato e quanto da pagare, sia per gli stabili che per la gestione delle attività connesse. Mi ha promesso che entro pochi giorni avremo quanto richiesto.
  4. Non sarà facile per lui, in quanto gli aiuti dall’Italia gli arrivano : da noi Alpini, dal mio Rotary, dall’Associazione “Aiutare i Bambini” di Milano, dalla Fondazione Hilbe, dal Centro Missionario di S.G.I.P., dalla mia Parrocchia, e da miei amici e familiari.
  5. Dato che noi Alpini gli abbiamo proposto obiettivi precisi, si spera che il suo messaggio sia sufficientemente chiaro. Gli ho anche detto che gli aiuti da lui avuti quest’anno sono eccezionali (conseguenti alla nostra visita in Luglio) e che non può contare su tanto denaro anche per il futuro.
  6. Doro Berera (ingegnere edile) ha controllato le costruzioni e mi ha detto che sono tutte ben fatte. Ha portato in Italia i progetti dell’ingegnere ugandese. Me li rimanderà con gli appunti di quanto fatto, quanto in costruzione e quanto da fare. Con le eventuali modifiche da lui suggerite che poi io trasmetterò a Kitanga.

Personalmente (e Berera è del mio stesso avviso) sono convinto che P. Gaetano è persona correttissima, che quella popolazione ha tantissimo bisogno, e che con la condotta d’acqua, il generatore ecc., abbiamo salvato già molte vite. Una soddisfazione non piccola, visto che si tratta per lo più di bambini.

 

GUANDA 11/03/07

 

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