Una proposta per festeggiare il nostro 50° anniversario Cari Amici, pensando a un regalo da fare a Nini Marcoz per cercare di ricambiare la sua ospitalità a pranzo a Pila (avete capito bene, anche se saremo una cinquantina, come spera Mariano Saladini, il pranzo lo offrirà lui , CARLO NINI MARCOZ: GRAZIE NINI!!!) mi sono venute in mente diverse possibilità: un libro prezioso sulla Storia della Valle d’Aosta, un pile tecnico che più tecnico non si può (Verde Alpini, naturalmente), una targa d’argento con la nostra gratitudine perennemente incisa da un abile orafo milanese… Naturalmente, per procurarmi uno di questi oggetti vi avrei preventivamente coinvolto, chiedendo il vostro gradimento e, al momento giusto, anche gli schej, i danè, le palanche, la lira insomma…! Poi ho realizzato - sondando molto velatamente anche l’interessato - che qualunque cosa avessimo scelto, anche la più bella e la più costosa, non sarebbe mai stata all’altezza del gesto - così spontaneo e generoso – che Nini sfoderò quando parlammo della possibilità, allora ancora assai remota, di ritrovarci a festeggiare il nostro 50° ad Aosta: “ Sarebbe bellissimo, lo dobbiamo fare, sarete tutti miei ospiti a Pila, allo Yety!”. Allora, per venire al dunque, ho pensato - d’accordo con lo stesso Nini e con alcuni nostri compagni di Corso che ho “intervistato” al volo - che utilizzare l’occasione del nostro incontro dopo 50 anni per “fare qualche cosa di nuovo e di buono insieme” sarebbe potuto essere il miglior “regalo”, qualche cosa che sarà utile a qualcuno anche in futuro, per sempre. Per restare in tema “Scuola” credo che aiutare qualche ”allievo” bisognoso e meritevole a costruirsi un futuro migliore, possa costituire un target adeguato alle nostre esigenze e anche alle nostre possibilità. Non credete? La collana editoriale nata con In Punta di Vibram, di cui spesso vi ho parlato in queste ultime settimane, ha affiancato quasi da subito alla Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus (destinataria dei proventi di alcuni libri) anche un’iniziativa in Terrra d’Africa nella quale sono impegnati i nostri nonni del 35° Corso AUC. Ora c’è la possibilità concreta di fare qualche cosa, per noi, presso la Scuola di Santa Clelia a KItanga, Uganda, dove tra Scuola Materna ed Elementare, sono iscritti quasi 700 bambini. Come si legge in una mail inviata a un Vecio del 35° AUC da Padre Gaetano Batanyenda, il Parroco che regge una Comunità di quasi 70.000 anime, due bambini delle elementari hanno perso improvvisamente il padre e hanno bisogno di sostegno. Mugabe Jude, muratore e capomastro di quasi tutti i cantieri che hanno visto crescere Kitanga, è morto alcuni giorni fa a soli 36 anni e ha lascito , oltre alla moglie, i due piccoli Nyesigire Betti di 10 anni e Katwesiime Jude di 12. (vedi foto allegata) I due bambini per completare le primarie (che durano 7 anni) devono fare ancora 3 anni scuola e il costo annuo per entrambi, comprensivo di vitto e alloggio per 9 mesi, oltre alla fornitura della divisa, dei libri ecc., è di circa 600 euro. Questa sarà “la cosa buona” da fare come regalo, insieme a Nini che ci ospita, anche a noi stessi, per dare ancora più senso e futuro al nostro Cinquantesimo. A Pila raccoglieremo dunque le nostre offerte che Nini invierà direttamente alla Onlus “Amici di Massimo” – a nome suo e nostro- per finanziare questo mini progetto. Grazie in anticipo per la vostra partecipazione e un caro saluto a tutti. P.S: La storia della collaborazione tra il gruppetto In Punta di VIbram e i Veci del 35° Corso AUC è raccontata QUI e nelle altre pagine dedicate al 35°AUC PRO UGANDA. |